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latifa echakhch: panorama monferrato
a cura di carlo falciani, panorama monferrato, la mostra d’arte diffusa ideata da italics, ha visto oltre 10.000 visitatori sperimentare il suo percorso tra vigneti, chiese, castelli e pievi di quattro paesi scelti nel territorio piemontese riuscendo a costruire, ancora una volta, un racconto trasversale capace di riunire antico, moderno e contemporaneo e invitando il pubblico a partecipare a un viaggio personale e collettivo, alla riscoperta di un angolo straordinario d’italia.
nei 5 giorni di manifestazione, i comuni di camagna, vignale, montemagno e castagnole nel monferrato hanno accolto 63 artisti, oltre 150 opere d’arte e 62 gallerie, dando vita a una mostra d’arte diffusa che conferma la capacità di panorama di far dialogare architettura, arte antica, moderna e contemporanea con il territorio e le sue comunità.
l’area è quella che si estende tra le province di alessandria e asti fino ai piedi dell’appennino ligure, tra le langhe e il roero e la storica regione lombarda della lomellina, un paesaggio di colline, dove la terra e la tradizione contadina compongono un patrimonio unico di cultura, storia e tradizioni riconosciuto anche dall’unesco. un contesto da scoprire con lentezza con itinerari artistici che vanno dal romanico ai percorsi contemporanei con installazioni site-specific e d’arte pubblica, che lo rendono un museo diffuso a cielo aperto.
ispirato ai principi de la civil conversazione, testo scritto da stefano guazzo e pubblicato nel 1574, panorama monferrato ha rivelato un itinerario diverso rispetto ai tradizionali flussi turistici indagando sulle radici del territorio per riportarne alla luce la peculiare identità: il percorso, costruito dal curatore su modello dei viaggi iniziatici rinascimentali, ha voluto essere un viaggio da fare con lentezza, la metafora di un cammino di meditazione.
“il progetto di mostra è ispirato a principi espressi ne la civil conversazione dalla quale sono stati estrapolati temi anche oggi al centro del dibattito. essendo la mostra dislocata in differenti paesi, – spiega il curatore carlo falciani – i temi in sequenza vogliono essere anche metafora dei viaggi iniziatici rinascimentali: un esempio su tutti l’hypnerotomachia poliphili di francesco colonna del 1499. un testo dove il protagonista compie un percorso di crescita e di trasformazione interiore attraverso alcune tappe dove l’incontro con persone, opere d’arte, architetture o pensieri, ma anche prove e riflessioni esistenziali lo cambierà in modo sostanziale.”