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kaufmann repetto is pleased to host a presentation of limited-edition ceramic jugs by Judith Hopf, as part of Terraterra’s 2022 art residency.
Terraterra is an art residency programme dedicated to utilitarian ceramics, founded and run by Valentina Suma and held in the historic Ceramic District of Grottaglie, Apulia. The name derives from the Italian expression essere terra terra: to be simple, practical, down-to-earth.
Each year, Terraterra invites one visual artist to a residency of variable length, hosted by Enza Fasano’s renowned ceramic workshop. Each artist is invited to work closely with local artisans in order to reimagine and design a specific object of tableware, which is produced in a limited, artisanal edition. Each residency ends with a dinner prepared by a celebrated local chef and served in the newly produced ceramics.
For her 2022 residency, Judith Hopf reinterprets the motif of the rooster — a prominent theme of ancient Apulian ceramics — as she denies the masculine, and chooses the hen as her subject. Hopf has portrayed the hen many times over; for example, in the series Chicken Drawings (2008), the hen possesses a clumsy and humble nature compared to the ever-proud rooster, which in turn has been extensively celebrated by the decorative arts.
In Milan, these jugs are installed on supports of various height. While some stand on the floor, evoking a brood of chickens encountered in a henhouse. Surrounded by a selection of drawings, which include four preparatory sketches conceived by Hopf during her residency, as well as her pre-existing Net-drawings (2009) where the depiction of the wire mesh typically used in chicken coops cheekily mimics the peril within the pedestrian, repeating pattern and of Minimalist and Conceptual art.
The presentation is co-curated by Judith Hopf and Terraterra.
A partire dagli anni ’90, Judith Hopf ha sviluppato un linguaggio artistico indipendente utilizzando scultura, film, disegno e performance. Profondamente radicato in materiali quotidiani come mattoni, cemento, ceramica e vetro, il suo lavoro sfida le rappresentazioni abituali inserendo il domestico e l’assurdo nello spazio dell’arte. Le sue opere sono state esposte in tutto il mondo, in istituzioni come: Le Plateau (Grace Ile-deFrance) / Bétonsalon, Parigi (2022); SMK – National Gallery of Denmark, Copenaghen (2018); KW Institute for Contemporary Art, Berlino (2018); Hammer Museum, Los Angeles (2017); Museion, Bolzano (2016); Neue Galerie, Kassel (2015); PRAXES, Berlino (2014); Kunsthalle Lingen, Lingen (2013); Studio Voltaire, Londra (2013); Fondazione Morra Greco, Napoli (2013); Schirn Kunsthalle Frankfurt, Francoforte (2013); Malmø Konsthall, Malmø (2012); Grazer Kunstverein, Graz (2012); Badischer Kunstverein, Karlsruhe (2008); Portikus, Francoforte (2007); Secession, Vienna (2006); Caso Institute for Art and Design, Utrecht (2006). Ha partecipato a biennali e mostre collettive organizzate da istituzioni internazionali, tra cui: Lenbachhaus, Monaco (2018); Mudam, Lussemburgo (2017); La Biennale de Montréal (2016); 8th Liverpool Biennial, Liverpool (2014); Sculpture Center, New York (2014); Triennale for Video Art, Malines (2012); dOCUMENTA13, Kassel (2012); Kunsthalle Basel (2011); Kunsthall Oslo, Oslo (2010). Judith Hopf è professoressa presso la Städelschule di Francoforte.
Valentina Suma è una consulente e curatrice indipendente. Nata a Oria, in Puglia, vive e lavora Parigi. Nel 2007 ha co-fondato a Milano lo spazio di progetto Brown a Milano e successivamente, nel 2009, la galleria Fluxia. Ha collaborato come advisor e production manager con diversi artisti internazionali, sia su progetti espositivi che editoriali. Dal 2019 collabora stabilmente in qualità di studio manager dell’artista Simone Fattal.s de Nancy, Nancy; Bonnefantenmuseum, Maastricht; Worcester Art Museum, Worcester.
kaufmann repetto è lieta di ospitare una presentazione delle brocche in ceramica in edizione limitata realizzate dall’artista Judith Hopf nell’ambito della residenza Terraterra 2022.
Terraterra è un programma di residenze artistiche dedicate alla ceramica d’uso fondato e diretto da Valentina Suma, che si tiene nello storico Quartiere delle Ceramiche di Grottaglie. Il nome deriva dall’espressione italiana essere terra terra: cioè essere semplice, pratico, con i piedi per terra.
Ogni anno, Terraterra invita un artista visivo in una residenza di durata variabile, ospitata dal noto laboratorio ceramico di Enza Fasano. Lavorando a stretto contatto con gli artigiani locali, gli artisti sono invitati a reinterpretare e progettare uno specifico oggetto per la tavola, che viene prodotto in edizione limitata e artigianale. Ogni residenza si conclude con una cena preparata da uno chef locale, e servita nelle ceramiche appena prodotte.
Per Terraterra 2022, Judith Hopf ha reinterpretato il motivo del galletto, tipico della ceramica pugliese antica, declinandolo al femminile nelle sue brocche-gallina. Animale già presente nella ricerca dell’artista – rappresentato, ad esempio, nella serie Chicken Drawings (2008) la gallina ha una natura più goffa e umile del gallo, storicamente molto più celebrato dalle arti decorative.
Per la mostra a Milano alcune brocche sono state installate a varie altezze su sostegni, mentre altre sono sparse sul pavimento evocando un nugolo di galline in un pollaio. Sulle pareti tutt’intorno è esposta una selezione di disegni, fra cui alcuni schizzi preparatori realizzati da Hopf durante la sua residenza, insieme ai Net-drawings (2009), in cui la riproduzione della rete metallica utilizzata nei pollai imita sfacciatamente la trama regolare e ripetitiva dell’arte minimalista e concettuale.
La presentazione è a cura di Judith Hopf e Terraterra.
A partire dagli anni ’90, Judith Hopf ha sviluppato un linguaggio artistico indipendente utilizzando scultura, film, disegno e performance. Profondamente radicato in materiali quotidiani come mattoni, cemento, ceramica e vetro, il suo lavoro sfida le rappresentazioni abituali inserendo il domestico e l’assurdo nello spazio dell’arte. Le sue opere sono state esposte in tutto il mondo, in istituzioni come: Le Plateau (Grace Ile-deFrance) / Bétonsalon, Parigi (2022); SMK – National Gallery of Denmark, Copenaghen (2018); KW Institute for Contemporary Art, Berlino (2018); Hammer Museum, Los Angeles (2017); Museion, Bolzano (2016); Neue Galerie, Kassel (2015); PRAXES, Berlino (2014); Kunsthalle Lingen, Lingen (2013); Studio Voltaire, Londra (2013); Fondazione Morra Greco, Napoli (2013); Schirn Kunsthalle Frankfurt, Francoforte (2013); Malmø Konsthall, Malmø (2012); Grazer Kunstverein, Graz (2012); Badischer Kunstverein, Karlsruhe (2008); Portikus, Francoforte (2007); Secession, Vienna (2006); Caso Institute for Art and Design, Utrecht (2006). Ha partecipato a biennali e mostre collettive organizzate da istituzioni internazionali, tra cui: Lenbachhaus, Monaco (2018); Mudam, Lussemburgo (2017); La Biennale de Montréal (2016); 8th Liverpool Biennial, Liverpool (2014); Sculpture Center, New York (2014); Triennale for Video Art, Malines (2012); dOCUMENTA13, Kassel (2012); Kunsthalle Basel (2011); Kunsthall Oslo, Oslo (2010). Judith Hopf è professoressa presso la Städelschule di Francoforte.
Valentina Suma è una consulente e curatrice indipendente. Nata a Oria, in Puglia, vive e lavora Parigi. Nel 2007 ha co-fondato a Milano lo spazio di progetto Brown a Milano e successivamente, nel 2009, la galleria Fluxia. Ha collaborato come advisor e production manager con diversi artisti internazionali, sia su progetti espositivi che editoriali. Dal 2019 collabora stabilmente in qualità di studio manager dell’artista Simone Fattal.