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talia chetrit

model

Kaufmann Repetto Milan

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In Model, Talia Chetrit reflects on the complex relationship between reality and representation, investigating themes of authenticity in the photographic medium through the exchange between subject and photographer. Alongside the new series of photographs, a video captures Talia Chetrit’s parents – present in earlier photographic works – as unwitting subjects of a collection of video clips. Parents candidly records the self-conscious posturing the artist’s mother and father, contrasting the act of staging an image with the relationships created in the act of photographic portrayal.

While Talia Chetrit photographs, a digital camera films the artist’s unsuspecting parents, capturing interstitial situations – bits of conversations and gestures – whose intimacy is made public. The video exposes what happens behind the curtains of the photographic sessions, moments which lead to an image but are normally left out of the final photograph, revealing the view of the artist as curious, voyeuristic and directorial. Explicitly rendered is a vulnerable and private exchange between three members of a family, as well as a photographer and her models.

This process exposes artifice – the posing of subjects for a desired effect – while simultaneously revealing the net of relationships that exist between husband and wife, parents and daughter. Accordingly, the family unit alternates between complicity and disobedience to the power dynamic that exists between the photographer and the portrayed subject. The ostensible sincerity of the candid camera gives a window to the illusory character of photography.

The accompanying series of photographs show the artist’s parents gazing into each other’s eyes, then at their phones or a compact mirror, then back at the camera lens. Employing a number of photographic styles, the components of which allude to authenticity or staging, Talia Chetrit debases the tropes of portraiture. Encountered after viewing Parents in the adjacent gallery, a seemingly candid image taken from a second floor balcony feels intently posed. The use of three different camera formats further highlights the ways in which the fabrication of an image influences its reception.

The interrelation of the video and photographic works in Model places emphasis on the unseen structures inherent to photography, investigating the role of photographer and subject as they both attempt to fashion an image that reads as sincere. What becomes visible through Talia Chetrit’s laying bare of her working process is that from behind the camera lens sincerity can also be constructed.

 

 

kaufmann repetto è lieta di annunciare la mostra personale di Talia Chetrit presso la galleria.

In Model, l’artista riflette sul complesso rapporto tra realtà e rappresentazione, esplorando temi quali l’autenticità di fronte al mezzo fotografico e il sistema di dinamiche tra soggetto e fotografo.

A fare da controcanto alla nuova serie di fotografie, un video, Parents, ritrae i genitori di Talia Chetrit – già presenti in alcuni suoi precedenti lavori – e ne fa i soggetti inconsapevoli di una serie di riprese.

Mentre Talia Chetrit lavora sugli scatti che ritraggono i genitori, una macchina fotografica digitale filma padre e madre a loro insaputa, cogliendo situazioni interstiziali, stralci di conversazioni e gesti, la cui intimità è violata ed implacabilmente resa pubblica. Il video rivela ciò che accade dietro le quinte dello shooting, i momenti che portano ad una immagine ma che sono normalmente lasciati fuori dalla fotografia, svelando la visione dell’artista: innocente, voyeuristica e direzionale.

Viene così messo in scena lo scambio vulnerabile e privato fra tre membri di una famiglia, così come tra il fotografo e i suoi modelli. Emergono il carattere artificioso delle situazioni, la messa in posa dei soggetti, la rete di relazioni, fatte di complicità e disobbedienza, tra marito e moglie, genitori e figlia. La disarmante sincerità della candid camera apre una finestra sul carattere illusorio della fotografia.

La serie di fotografie presentata insieme al video mostra i genitori di Talia Chetrit mentre si guardando negli occhi, controllano il telefono o si osservano nello specchio, per poi rivolgere nuovamente lo sguardo verso l’obiettivo. Adottando diversi stili fotografici, che alludono di volta in volta ad autenticità o finzione, l’artista rivisita i topoi del ritratto. Un apparente scatto spontaneo, come la ripresa da un balcone al secondo piano, rivela e allo stesso tempo dissimula l’intenzionalità autoriale. L’uso di tre diversi formati fotografici evidenzia ulteriormente le modalità in cui la realizzazione di un’immagine influenza il modo in cui questa viene recepita.

In Model, la relazione tra video e lavori fotografici enfatizza le strutture nascoste inerenti la fotografia, investigando il ruolo del fotografo e del soggetto, entrambi intenti a creare un’immagine che sia leggibile come sincera.